IN CORSO

3rd
a cura di Chiara Nuzzi
08.03.2025 > 24.05.2025
Orari | giovedì 14:00 > 19:00, venerdì e sabato 10:30 >12:30 – 14:00 > 19:00 Ingresso libero.
3rd Light, a cura di Chiara Nuzzi, punta i riflettori sulla pratica artistica di Paul Chan, che impiega video, installazioni, sculture e disegni per esplorare tematiche di forte impatto sociale e filosofico.
La mostra trae il proprio titolo dall’omonima opera di Paul Chan, parte della celebre serie The 7 Lights (2005-07), raramente esposta in Italia, articolata attraverso una serie di proiezioni e disegni digitali.
L’opera da un lato evoca una versione allucinata del racconto biblico sull’origine del mondo e della sua creazione in sette giorni; in parallelo richiama alla mente alcuni eventi tragici della storia moderna: gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, la guerra in Iraq e le continue esplosioni di violenza in tutto il mondo.
Paul Chan
Nato nel 1973 a Hong Kong, Chan vive e lavora a New York. Ha conseguito un BFA alla School of the Art Institute di Chicago nel 1996 e un MFA al Bard College di Annandale-on-Hudson, New York, nel 2002. Fin dall’inizio della sua carriera, ha lavorato contemporaneamente come attivista politico e come artista. Nonostante l’enorme riconoscimento ricevuto dalla scena internazionale, Chan si è ritirato dalla produzione artistica dal 2009 al 2014, fondando nel 2010 la casa editrice Badlands Unlimited che ha pubblicato oltre 50 titoli di artisti di generazioni diverse (Yvonne Rainer, Cory Arcangel, Martine Syms), di filosofi (da Socrate a Wittgenstein) e dello stesso Chan. Nel 2014 è tornato all’arte, allestendo una retrospettiva allo Schaulager di Basilea e vincendo il Premio Hugo Boss della Fondazione Guggenheim. Da allora ha esteso la sua pratica di animazione al di fuori dello schermo con una serie di figure mobili in nylon, i cui movimenti increspati sono spinti da ventilatori elettrici, le cui forme e titoli riflettono le preoccupazioni sia metafisiche che politiche dell’artista. Chan è stato nominato borsista della Fondazione MacArthur nel 2022. Le sue opere sono presenti nelle più importanti collezioni del mondo tra cui Art Gallery of Ontario, Toronto; Art Institute of Chicago; Astrup Fearnley Museet, Oslo; Carnegie Museum of Art, Pittsburgh; Emanuel Hoffmann Foundation, in prestito permanente alla Öffentliche Kunstsammlung Basel; Hammer Museum, Los Angeles; Hessel Museum of Art, Annandale-on-Hudson, New York; Hirshhorn Museum, Washington, DC; Institute of Contemporary Art, Boston; M+, Hong Kong; Magasin III, Stoccolma; Museum of Contemporary Art, Los Angeles; Tate, Londra; The Museum of Modern Art, New York; Remai Modern, Saskatoon, Canada; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Stedelijk Museum, Amsterdam; Walker Art Center, Minneapolis; Whitney Museum of American Art, New York.